L’EPOLPETTE

Sabato sera sono finalmente andata a mangiare da L’EPOLPETTE.

Giudizio molto positivo.

Situato nella famosissima Piazza Euclide,questo ristorante vi darà la possibilità di provare cibo originale in un ambiente luxury lounge ma con dei prezzi veramente permissivi et abbordabili.

Il piano di sotto è dedicato all’aperitivo.Con un comodissimo ascensore vi potrete recare al piano di sopra,piano riservato alla cena ed al dopocena.

Atmosfera calda ed accogliente,luce soffusa ed arredo parigino a completare il tutto.

Il personale è molto veloce e disponibile.Il cibo originale e gustoso.

Non dimentichiamo la vasta scelta di birre (che potrete comodamente scegliere dalla vostra tovaglietta)da 33 o 75 cl.

Le mie foto

Super consigliato!Da tornarci sicuramente!

Coin Excelsior Roma

Inaugurata ieri la Coin Excelsior di Roma (sede della vecchia Coin di via cola di rienzo) mentre il reparto food EAT’S è stato inaugurato giovedì 10 aprile.

Nello store romano di via Cola di Rienzo, 4.300 metri quadrati su tre livelli, oggetto di una ristrutturazione che è servita a ridefinire un ambiente caro a chi abita e lavora nella zona di Prati, Beraldo punta al definitivo rilancio del gruppo: «Coin aveva smesso di funzionare, nove anni fa ho preso in mano un’azienda in fase altamente critica sotto tutti i punti di vista. Abbiamo deciso di puntare sul department store e ce l’abbiamo fatta. Non aveva marche, ora inauguriamo il primo Coin Excelsior a Roma». E «malgrado il mercato italiano sia drammaticamente franato punendo chiunque faccia moda in Italia», aggiunge Beraldo, «Coin è rimasta stabile negli anni. Ci sono segnali di ripresa. Il mercato non è cosi negativo come nella seconda parte dell’anno scorso. Coin sta facendo +3% e crescono anche i brand del gruppo. Upim cresce del +2%, Excelsior del +10%. Abbiamo inoltre incrementato quote di mercato Oviesse da 4,40 a 4,80. Puntiamo infine molto sul marchio Eat’s una creatura piccola con un grande plus. Eat’s non è il format universale, ma un progetto a cui teniamo davvero molto».

Coin rinasce con Excelsior Roma

 

 

 

 

 

 

Personalmente non condivido questa scelta….ero un affezionata cliente del “vecchio stile”…ora di certo non potrò più permettermi i loro “prodotti”…

Ostia Antica

Scoperta una parte di Ostia Antica fino ad oggi ‘segreta’, più grande di Pompei. Recenti indagini archeologiche svelano infatti che l’area era molto più vasta di quanto ritenuto. La Soprintendenza archeologica di Roma parla di “risultati eccezionali: nel I secolo a.C, il Tevere non chiudeva la città a nord, ma la divideva in due parti”.

 

Torri, magazzini, nuove mura di cinta e tracciati stradali finora sconosciuti. Ostia antica “diventa ora una vera e propria città” e rivela tutta la sua grandezza, come nessuno l’aveva mai immaginata fino a oggi. Per la prima volta, la sua pianta integrale scavalca le sponde del Tevere e arriva fino a Isola Sacra, nella zona settentrionale del fiume. Una scoperta archeologica “eccezionale” partita nel 2007, a pochi chilometri dall’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, quando una squadra di archeologi italiani e inglesi ha intrapreso indagini geofisiche nell’area che si estende fra gli antichi scali marittimi di Portus e di Ostia. Un impegno che ha visto lavorare insieme Angelo Pellegrino e Paola Germoni della soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma e i professori Simon Keay della University of Southampton-British school at roma e Martin Millett della university of cambridge che hanno diretto archeologi e geofisici nell’ambito del Portus project.

I risultati della ricerca sono stati presentati oggi a palazzo Massimo dalla soprintendente ai beni archeologici di roma, Mariarosaria Barbera, Paola Germoni, Simon Keay e dall’archeologo Fausto Zevi. “E’ una sorpresa – ha detto Barbera – ma anche il risultato di una progettazione comune che ha trovato terreno fertile non solo con gli accordi con gli istituti stranieri, ma che affonda le sue radici nella politica di tutela degli anni sessanta. Il vincolo apposto nel ’62 – ha specificato Barbera – ha consentito la conservazione e il successivo varo di questo progetto a cui la soprintendenza pensava da molto tempo. I risultati sono strepitosi e ci inducono a ben sperare nel futuro”, anche se “non sara’ più sotto forma di campagne di scavi, che non ci possiamo più permettere, ma sarà con scavi mirati sulla base dei risultati della ricerca geofisica”.

Supplizio!

http://www.supplizio.net

Dal 4 aprile ha aperto in via dei Banchi Vecchi 143 SUPPLIZIO, il nuovo locale di Arcangelo DandinI e Lorenzo D’Ettorre dedicato ai cibi di strada e della memoria.Arcangelo: da anni desiderava aprire una friggitoria romana vecchio stile che riproponesse i sapori e i profumi dell’infanzia. E non poteva scegliere location migliore per farlo, tra gli sconnessi e immutati vicoli trecenteschi dietro Campo de’ Fiori, al termine di via del Pellegrino. Supplizio

Alla base dell’idea per questo progetto c’è il desiderio di restituire dignità e valore ai cibi semplici e popolari attraverso l’alta qualità delle materie prime. Un esempio? Il riso dei supplì è invecchiato almeno un anno per tenere a lungo la cottura e assorbire meglio il condimento. In più ci sono le collaborazioni con alcuni fra i migliori artigiani romani: il Forno Roscioli per la pizza bianca e la focaccia genovese, la Boulangerie MP per le pizzette rosse e la pasticceria De Bellis per la zuppa inglese.

E fritto sia: a Roma apre finalmente Supplizio
agrodolce.it

Bari e la sua cattedrale nel deserto by Renzo Piano

Lo Stadio San Nicola è il maggiore impianto sportivo della città di Bari e della regione Puglia, nonché il 4º stadio più grande d’Italia.

Di proprietà del Comune di Bari è stato intitolato al patrono della città a seguito di un referendum popolare abbinato a La Gazzetta del Mezzogiorno (Azzurro, Mediterraneo, Del Levante e Degli Ulivi le alternative scartate).

Il 19 giugno 1984 la FIFA approvò la candidatura dell’ITALIA come paese ospitante per i mondiali di calcio 1990.

Tra le città candidate a divenire una delle 12 sedi che avrebbero ospitato la manifestazione vi era anche Bari, ma fu subito evidente che il vecchio Stadio della Vittoria, ormai cinquantenne, non fosse più adatto a ospitare una manifestazione di tale importanza. La candidatura di Lecce poi, con lo stadio Via del Mare rimesso a nuovo in occasione della prima promozione in Serie A della squadra salentina nel 1985, limitava ulteriormente le possibilità che la candidatura barese fosse accettata. Per permettere al capoluogo pugliese di avere la meglio si optò quindi per la costruzione di un nuovo impianto, la cui progettazione venne assegnata al famoso architetto genovese Renzo Piano (egli stesso diede al nuovo stadio il soprannome di Astronave, per la sua inconfondibile forma estetica moderna). Il progetto originale, presentato nel 1986, prevedeva uno stadio di calcio da 45.000 posti, tutti coperti, disposti su due anelli concentrici: l’anello inferiore all’interno di una collina artificiale creata appositamente, quello superiore costruito con l’impressione di essere sospeso nel vuoto. L’idea di suddividere la parte superiore del secondo anello in 26 “petali” fu pensata dall’architetto per motivi di sicurezza: ogni “petalo” dista infatti 8 metri dall’altro, ciò permette l’isolamento di gruppi di tifosi ospiti impedendo scontri tra tifoserie. Avveniristica l’idea di diffondere l’impianto d’illuminazione lungo tutto il perimetro della copertura, cosa che permette al San Nicola di essere l’unico stadio al mondo privo di ombre sul campo durante le partite in notturna. Su sollecitazione del CONI, che avrebbe voluto uno stadio adatto anche per altre discipline sportive, venne aggiunta al progetto la pista di atletica. Ciò ha portato inevitabilmente gli spalti, in particolare le curve, a una maggior distanza dal campo.

Interno dello Stadio San Nicola

La capienza dell’impianto passò quindi agli attuali 58.270 posti a sedere, tuttavia le file più vicine al terreno di gioco si trovano, di fatto, prive di copertura. L’edificazione dell’impianto avvenne ad opera del Consorzio Stadium, un’associazione temporanea composta dalla Salvatore Matarrese S.p.A. e da altre imprese edili locali, e durò poco più di 3 anni (dall’ottobre 1986 all’aprile 1990). Lo stadio venne inaugurato la sera di domenica 3 giugno 1990 dopo che il comune di Bari negò il permesso di disputarvi all’interno la finale di Mitropa Cup tra Bari e Genoa il 21 maggio. Per l’occasione venne disputato un incontro amichevole tra i padroni di casa del Bari e i campioni d’Europa del Milan, terminata 2-0 per i biancorossi con reti di Scarafoni e Monelli.

Italia ’90

Bari, assieme a Napoli, avrebbe ospitato la fase a gironi del Gruppo B, composto da Argentina, Camerun, Romania e URSS. La prima partita ufficiale fu disputata il pomeriggio di sabato 9 giugno 1990: un “derby” dell’est tra URSS e Romania vinto da questi ultimi con doppietta di Lăcătuş. In seguito vi si giocarono anche CamerunRomania (2-1) e CamerunURSS (0-4), prima partita ufficiale in notturna nell’astronave. L’ottavo di finale tra Cecoslovacchia e Costarica (4-1) e la finale per il terzo posto tra Italia e Inghilterra (2-1) furono gli ultimi atti del mondiale barese, per un totale di cinque incontri disputati.

L’astronave negli anni ’90: Coppa dei Campioni e Giochi del Mediterraneo

Il battesimo del San Nicola in campionato avvenne il 16 settembre 1990 con l’incontro BariTorino (2-1), 2ª giornata del campionato di Serie A 1990/91. A quasi un anno dalla sua inaugurazione, il 29 maggio 1991 l’astronave fu teatro di un altro importante evento calcistico internazionale: la finale della Coppa dei Campioni 1990-1991, vinta ai rigori dalla Stella Rossa di Belgrado sull’Olympique Marsiglia. Bari diventò così la terza città italiana, dopo Milano e Roma, ad aver ospitato l’ultimo atto della più importante competizione calcistica europea. L’11 novembre 1995, a cinque anni da Italia 90, il “San Nicola” tornò a ospitare la Nazionale. Nella sfida valida per le qualificazioni a Euro 96 gli azzurri batterono l’Ucraina per 3-1, rimontando un’autorete di Ferrara con due reti di Ravanelli e una di Maldini. Dal 13 al 26 giugno 1997 Bari ospitò i XIII Giochi del Mediterraneo, di cui il “San Nicola” fu l’impianto principale ospitando la cerimonia inaugurale, tutte le gare di atletica leggera (sfruttandone finalmente la pista d’atletica), alcune gare per disabili e la finale di calcio tra le nazionali Under 23 di Italia e Turchia (vinta dagli azzurri 5-1). Il 15 settembre 1998, a seguito della squalifica dello stadio Artemio Franchi di Firenze, l’impianto barese ha ospitato la partita tra Fiorentina e Hajduk Spalato, valevole per i trentaduesimi di finale della Coppa UEFA 1998-1999 e vinta dai viola 2-1. Nella notte di sabato 18 dicembre 1999 un giovane Antonio Cassano segna dinnanzi al suo pubblico il suo primo goal in Serie A nella celebre partita tra Bari e Inter, vinta dai galletti 2-1.

Anni 2000: i trofei estivi e il ritorno della Nazionale

Dal 2000 al 2004 l’astronave di Renzo Piano ha ospitato per cinque anni di fila il Trofeo Birra Moretti. Nelle edizioni giocate al San Nicola vi hanno preso parte Bari, Chelsea, Inter, Juventus, Lazio, Palermo e Sampdoria. In questo periodo avrebbe dovuto aver luogo una prima ristrutturazione dello stadio con la completa sostituzione della copertura in teflon (a tutt’oggi mai avvenuta). Una serie di campionati di Serie B non esaltanti della squadra di casa portano il “San Nicola” in un progressivo stato di degrado e abbandono. Il 14 maggio 2006, per la squalifica dello Stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria, l’impianto è stato scelto come campo neutro per ospitare l’incontro RegginaJuventus, vinto dai bianconeri 2-0. Grazie a quella vittoria la Juventus vinse lo scudetto (titolo poi revocato per lo scandalo Calciopoli).

Il 28 marzo 2007, dopo 12 anni di attesa, la Nazionale fece il suo ritorno a Bari per disputare un incontro valido per le qualificazioni agli Europei 2008.

Una straordinaria e coloratissima cornice di pubblico, lodata dai cronisti, dal CT Donadoni e dai calciatori, vide gli azzurri battere la Scozia per 2-0 con una doppietta di Toni.

Il 1º aprile 2009 gli azzurri tornarono nuovamente al San Nicola. Stavolta la Nazionale di Marcello Lippi, impegnata in una partita valida per le qualificazioni ai Mondiali di Sudafrica 2010, non andò oltre l’1-1 contro l’Irlanda di Giovanni Trapattoni. Gli azzurri, rimasti in 10 dopo soli 3 minuti per espulsione di Pazzini, andarono in vantaggio con Iaquinta ma furono raggiunti allo scadere da Keane. Si tratta del 1° pareggio della Nazionale a Bari, dove finora in 9 partite (4 al della Vittoria e 5 al San Nicola) non ha mai perso. Dal 2010 al 2012 lo stadio è stato sede del Trofeo TIM, triangolare estivo disputato annualmente da Inter, Juventus e Milan. Il 10 agosto 2011 ha ospitato l’amichevole di lusso tra l’Italia e i campioni d’Europa e del mondo della Spagna. Ancora una volta Bari si conferma città portafortuna degli azzurri: l’incontro viene vinto 2-1 con reti di Montolivo, Xabi Alonso su rigore e Aquilani.

Condizioni attuali

In occasione dell’incontro di calcio ItaliaScozia del marzo 2007 lo stadio ha ricevuto i primi interventi di manutenzione straordinaria dalla sua costruzione: il comune di Bari ha provveduto alla sostituzione dei sediolini rotti e mancanti e al ripristino dei tabelloni luminosi Megavision installati nel 1990: quello monocromatico sovrastante la Curva Nord è stato completamente riparato, mentre quello a colori sovrastante la Curva Sud è stato sostituito con uno nuovo dell’italiana Tecnovision, più piccolo (880×528 cm) e con una risoluzione maggiore (640×384 pixel) del precedente. A seguito di numerose polemiche maturate dopo il Trofeo TIM 2012 per via delle pessime condizioni del manto erboso sono stati avviati lavori per il rifacimento dello stesso, con la stesura di un nuovo manto in bermudagrass. Purtroppo il passare degli anni e la mancanza di fondi per coprire le grandi spese di manutenzione che l’impianto comporta stanno portando l’astronave ad un lento processo di decadimento. Segno evidente è la condizione della copertura in teflon: nell’ottobre 2009 il telone del settore ospiti è stato spazzato via dal forte vento di Maestrale. La sua riparazione è avvenuta il 7 gennaio 2012, ma proprio nella notte precedente una bufera ha distrutto ben 4 dei 7 teloni della curva sud, la quale ad oggi resta praticamente priva di copertura. Stesso destino è toccato a un pezzo di copertura della tribuna est nell’aprile 2012, a uno in curva nord nel 2013 e a un altro in tribuna est nel gennaio 2014. Altri segni della mancanza di manutenzione si possono scorgere sulla pista di atletica, completamente da rifare, e dalle superfetazioni, macchie di muffa causate dagli agenti atmosferici, mai ripulite. Anche il tabellone monocromatico in Curva Nord è nuovamente guasto dal 2010.

Che ne facciamo di uno Stadio, il San Nicola, bello ma inutile? Troppo grande e costoso per poterlo sfruttare appieno, e lontanissimo dall’idea di uno stadio che possa diventare un centro polifunzionale ed attrattivo per le famiglie, e non soltanto durante le manifestazioni sportive (se tutto va bene e se il Bari resta lì una partita ogni due settimane…)?

Il San Nicola non ha che 25 anni, ma è ormai vecchio, obsoleto e pure messo male dal punto di vista dell’integrità. Ristrutturarlo costa troppo, e senza una squadra al vertice in grado di riempirlo sistematicamente è inutile farlo. Trasformarlo in centro commerciale? Beh… visto che la tangenziale di Bari ormai è un continuo raccorto tra centri commerciali mezzi vuoti e capannoni dismessi l’idea sembra alquanto pericolosa.

Un centro sportivo polivalente e funzionale? Buona idea, ma chi lo gestisce? Chi ne paga il canone? Quale società sportiva potrebbe mai essere in grado di sostenerne i costi?

Alla fine, gira e rigira, potrebbero essere soltanto i Matarrese ad avere la forza economica e la potenzialità del bacino di utenza calcistico per poter gestire lo stadio. Il secondo stadio di Bari.

E qui entra in gioco il rapporto tra la società sportiva A.S. Bari ed il Comune. Un rapporto fatto di canoni e prezzi contestati, di tira e molla che vanno avanti da anni e di un gioco delle parti che, ormai, si è logorato nel corso del tempo.

CHE FINE FARA’??!